17/12/2021

#VIVIAVVERA : Intervista con Cristina Chirichella

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Ciao Cristina, è stato un piacere averti con noi per il progetto #ViviAvvera. Vogliamo dare ai nostri utenti la possibilità di conoscerti meglio, da dove iniziamo?

Partiamo dalla Pallavolo! Per me era un divertimento, giocavo per passare il tempo quando ancora ero a Napoli con la mia famiglia. Poi a 14 anni c’è stata una grande svolta, mi hanno proposto di far parte della scuola di pallavolo federale chiamata Club Italia e mi sono trasferita a Roma, dove sono rimasta per un anno. Dall’anno successivo sono passata a Milano e ci sono rimasta per due anni, durante i quali il Club Italia ha militato nel campionato di serie B1. E’ stato un momento davvero difficile perchè ero lontana da casa e più volte ho pensato di abbandonare tutto. Sono state le persone che avevo intorno a convincermi a continuare, senza di loro non avrei mai capito che la Pallavolo per me non è solo uno sport divenuto lavoro, ma una vera terapia di benessere per paure e tensioni.

 

Come si è sviluppato poi il tuo percorso da professionista?

Con l’esordio a Pesaro in serie A è iniziata la carriera da professionista, grazie alla quale sono arrivata a Novara in cui sto ormai da sette anni. Anche in Nazionale è stato un percorso lungo ma sempre costante: dopo due anni di pre juniores sono stata convocata subito in squadra Assoluta e da lì poi è arrivata la grande emozione e responsabilità di indossare la fascia da capitano.

 

Quali insegnamenti hai avuto dalle tue recenti esperienze?

Dalle mie recenti esperienze ho imparato che non bisogna mai dare nulla per scontato, tutto il tuo mondo potrebbe capovolgersi all’improvviso quindi è importantissimo credere sempre in se stessi, costruire una consapevolezza del fatto di poter affrontare qualsiasi cosa grazie alle proprie forze con il sorriso ed entusiasmo in ogni momento della propria vita.

 

Come hai preso il ruolo di Capitano?

Ho accolto l’essere Capitano come una scommessa, del resto avevo 22 anni ma non ho avuto remore ad accettarla nonostante fossi così giovane. E’ vero, avevo ancora tanto da capire e da scoprire, soprattutto su come funziona una squadra e soprattutto su quanto sia fondamentale l’ascolto reciproco tra compagne, ma l’essere più giovane di alcune mie compagne mi ha permesso di capire che chi guida e decide è chi ha competenze a prescindere dall’età.

 

In cosa ti somiglia Avvera?

Beh, Avvera come me è una giovane che accetta una scommessa e decide di intraprendere una strada diversa dai competitor, ma anche dalle origini da cui proviene. Coraggio e spinta verso il futuro, fondamentali per abbracciare nuove sfide di grande portata e andare avanti, senza paura. Leadership ed energia giovane, perchè guida chi ha competenza, indipendentemente da quando sia nata.

 

“Guardiamo avanti” insieme, quali sono i tuoi prossimi impegni?

I prossimi impegni a livello pallavolistico sicuramente sono continuare ad ottenere grandi risultati perché ho voglia di continuare a vincere; a livello personale raggiungere finalmente quel traguardo di un obiettivo posto tre anni fa… laurearmi.