La ristrutturazione della casa interessa molti italiani che sono tentati dalla possibilità di detrarre le tasse per compensare i costi sostenuti. Ricorrere a un finanziamento è sicuramente una buona opzione se non si dispone dell’importo necessario a effettuare i lavori: come procedere? cosa scegliere?
In caso di ristrutturazione è importante capire sin da subito cosa conviene di più: prestito o mutuo? La risposta a questa domanda non è fissa perché bisogna considerare tutte le variabili (qual è l’importo? quali tassi vengono applicati? quali sono le spese da sostenere?).
Il prestito personale viene concesso per una cifra massima di 75 mila euro ma ha una serie di vantaggi: nessuna parcella notarile, per esempio, dato che si evita l’intervento del notaio in quanto non è necessario iscrivere l’ipoteca sull’immobile da ristrutturare come garanzia. Gli interessi, però, sono più alti rispetto al mutuo perché il prestito è più rischioso.
La documentazione necessaria per il prestito è più semplice e veloce, ci sono meno documenti da fornire. Gli importi, quindi, sono inferiori rispetto ai mutui ma ci sono costi (interessi) maggiori perché sono privi di garanzia (ipoteca).