Il calcolo della rata del mutuo dipende dalla tipologia del piano di ammortamento. La rata del mutuo è composta da una quota capitale e da una quota di interessi, che rappresenta la remunerazione della banca. La proporzione di queste due componenti dipende dal tipo di ammortamento applicato.
Il piano più utilizzato è quello alla francese (è possibile trovare maggiori informazioni sul sito di Avvera alla sezione “Mutui”), che è formato da una quota interessi decrescente e da una quota capitale crescente che vanno a comporre un tasso costante e omogeneo (tasso fisso).
Una seconda tipologia di mutuo è quella a tasso variabile. In questo caso il tasso di interesse può variare secondo scadenze prestabilite rispetto al tasso iniziale con cui si è stipulato il mutuo, seguendo eventuali oscillazioni di parametri (euribor) presi come riferimento e relativi ai mercati finanziari e monetari.
I parametri dei tassi di interesse da considerare sono: Irs e Eurirs per i finanziamenti a tasso fisso, Euribor per quelli a tasso variabile (spread + tasso – Irs o Euribor). Il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), che non viene utilizzato ai fini del calcolo della rata del mutuo, è un indicatore numerico in grado di dichiarare il costo “globale” del prestito.
Oltre alla tipologia di tasso la formula di calcolo per la rata del mutuo dipende dal prezzo di vendita dell’immobile, che rappresenta il suo valore, dall’importo del mutuo, ossia la percentuale finanziabile del valore dell’immobile (solitamente fino all’80% del costo complessivo), e il tempo, ossia entro quando il finanziamento sarà saldato (più il tempo si allunga e più gli interessi si alzano, così come il livello di rischio della banca o dell’istituto finanziario).
Anche la finalità contribuisce al calcolo della rata: è prima o seconda casa? Nel primo caso sono presenti agevolazioni che permettono di contenere l’importo del prestito.