Il prestito personale e la cessione del quinto sono entrambe forme di finanziamento con le quali ottenere liquidità non vincolata ad un bene o un servizio acquistato, il prestito personale però non è strettamente legato al lavoro o alla pensione del richiedente, come avviene invece nella cessione del quinto. Ciò non significa che non sia necessario un reddito dimostrabile, anzi, ma con il prestito personale puoi ottenere un finanziamento anche nel caso tu sia un lavoratore autonomo o atipico (ad esempio stagionale), oppure non abbia una professione ma possegga dei redditi dimostrabili derivanti da rendite immobiliari.
Il prestito personale, inoltre, ha spesso limitazioni maggiori di durata e/o importo rispetto alla cessione del quinto, nonché di età nel caso in cui il richiedente sia un pensionato: con la cessione del quinto si finanziano percettori di pensione fino a 89 anni non compiuti al termine del piano di ammortamento, mentre con il prestito il piano di ammortamento deve terminare entro i 76 anni.
L’altra grande differenza tra cessione del quinto e prestito personale è che nel primo la garanzia è data dalla busta paga o dalla pensione, nel secondo invece oltre ai redditi dimostrabili, in alcuni casi può essere necessaria la presenza di un garante o di un coobbligato affinché la richiesta vada a buon fine.
La cessione del quinto prevede infine un’assicurazione per perdita impiego, nel caso di dipendenti, e per il rischio vita, a norma di legge con oneri a carico della finanziaria: ciò significa che in caso di decesso il debito verrà estinto e non ricadrà sugli eredi. Nel prestito personale invece è facoltativa e a carico del richiedente.