06/02/2024

Cessione del quinto e cambio lavoro: cosa fare?

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Quando si ha un contratto di lavoro stabile e sicuro, la cessione del quinto è una delle soluzioni migliori di finanziamento. Si cede ogni mese infatti un quinto del proprio stipendio per ottenere la liquidità di cui si ha bisogno. La gestione delle rate è in mano al datore di lavoro, che diventa responsabile della puntualità e del rispetto dei pagamenti verso la finanziaria.

Cosa succede però alla cessione del quinto se cambio lavoro?

Decadendo il contratto di lavoro, decade anche l’obbligo per l’azienda di versare le rate della cessione del quinto e bisogna valutare ogni scenario possibile da affrontare.

Per cambiare lavoro, le opzioni sono tre: si danno le dimissioni, si fa il passaggio diretto a un altro lavoro oppure si subisce un licenziamento. In questo articolo analizziamo insieme queste situazioni per capire meglio come influisca il cambio lavoro con la cessione del quinto.

Due uomini d'affari che si stringono la mano

Dimissioni con cessione del quinto in corso

Le dimissioni volontarie sono una scelta personale, per questo motivo è compito del dipendente che si dimette comunicarlo tempestivamente alla finanziaria che gli concede il prestito. Grazie a questa comunicazione, l’ente creditore potrà riorganizzare velocemente le pratiche per prevenire un ritardo nei pagamenti.

Nel caso di dimissioni con cessione del quinto in corso, si vanno però a creare due situazioni possibili: dimissioni non seguite da un nuovo ricollocamento e dimissioni con passaggio diretto a un nuovo lavoro.

Per quanto riguarda la prima situazione, senza un nuovo lavoro, la finanziaria può richiedere un nuovo e diverso accordo per saldare il debito rimanente. Ecco quindi che la notifica tempestiva all’ente diventa fondamentale; ma c’è un altro elemento da tenere in considerazione, cioè il TFR. Quest’ultimo è solitamente posto a garanzia del prestito con cessione del quinto ed entra in gioco in casi come questo; per le cessioni a dipendenti privati il vincolo al TFR è sempre presente. TFR e cessione del quinto sono strettamente legati per garantire al dipendente e alla finanziaria tranquillità, puntualità e rispetto del debito da saldare.

Nel secondo caso, con il passaggio diretto a una nuova azienda o istituzione, è compito della finanziaria contattare il nuovo datore di lavoro e sostituirlo al precedente. La finanziaria quindi utilizza il TFR maturato per calcolare nuove rate più basse, o come garanzia del prestito. L’importo delle rate potrebbe subire variazioni anche nel caso in cui il nuovo stipendio risulti inferiore a quello precedente.

Licenziamento con finanziamento in corso

Abbiamo analizzato il rapporto tra TFR e cessione del quinto per cambio lavoro in modo volontario, ma cosa succede in caso di licenziamento con cessione del quinto in corso?

Il datore di lavoro non ha più l’obbligo di versare le rate, quindi anche in questo caso diventa cruciale il TFR maturato, che viene dato alla finanziaria per estinguere il prestito. Se il TFR supera l’importo da restituire, il resto sarà liquidato al dipendente. Nel caso in cui si riesca invece a trovare un nuovo impiego dopo il licenziamento, la cessione del quinto sarà notificata alla nuova azienda per riformulare un accordo.

Cessione del quinto e cambio lavoro: la polizza assicurativa

Abbiamo visto come avviene la liquidazione TFR con cessione del quinto in caso di licenziamento o dimissioni, ma può presentarsi la situazione in cui il TFR non sia sufficiente a saldare il debito rimanente.

Quando si sottoscrive un prestito con cessione del quinto, il dipendente deve stipulare anche una Polizza Vita e una Polizza rischio danni, che entra in azione proprio in questo caso. L’assicurazione andrà così a coprire il debito rimanente, non saldato con il TFR.

Attenzione però: la compagnia assicurativa può rifiutarsi di intervenire in caso di licenziamento per giusta causa.

In conclusione, se si sta affrontando un cambio di lavoro per dimissioni volontarie, licenziamento o passaggio a un’altra azienda, la cessione del quinto è gestibile con un’opportuna comunicazione con la finanziaria.

I nostri agenti sono a disposizione per rispondere a ulteriori dubbi su questa tematica e fornire consigli su misura per ogni situazione.

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